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La Consulenza Indipendente

Circa l’80% dei risparmiatori pensa che il servizio di consulenza che riceve non sia retribuito, oppure non sa come viene retribuito (Ricerca Consob, 2018).

Poiché il cliente non effettua alcun pagamento per le indicazioni di investimento che riceve, pensa di non sostenere costi.

In realtà i consulenti che collaborano con istituti finanziari sono retribuiti ricevendo una parte delle commissioni che gravano sui prodotti (fondi, polizze) che fanno acquistare ai loro clienti.

Questo meccanismo è molto poco trasparente e condiziona inevitabilmente gli investimenti che vengono proposti. Come posso ad esempio consigliare di tenere liquida una certa parte dei risparmi, se così facendo non riceverò alcuna commissione? In modo analogo, come posso consigliare l’acquisto di un titolo di stato, se così facendo comprometto la mia retribuzione? In pratica questo tipo di retribuzione "indiretta" funziona in modo del tutto sfavorevole per il risparmiatore.

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Il consulente indipendente viene retribuito in modo diverso, del tutto trasparente: concorda una parcella per il suo servizio e quello è l’unico compenso che riceve. Può quindi proporre strategie e prodotti che tutelino al meglio il cliente, senza condizionamenti e può fare sempre e solo gli interessi del cliente

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