La RITA: Rendita Integrativa Temporanea Anticipata
- chiaramazzetti204
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La rendita integrativa temporanea anticipata è una delle modalità, meno conosciute, di utilizzo del fondo pensione. Quante volte abbiamo sentito parlare, nella nostra vita, di un fondo pensione? Raramente, però, ci hanno presentato questo suo utilizzo alternativo. In sintesi cerchiamo di spiegarvi che cosa rappresenta e perché può costituire un ottimo strumento.
Partiamo dall’inizio. Il fondo pensione può essere utilizzato in due modi:
· Come capitale ricevibile alla data di raggiungimento della pensione di vecchiaia, che rappresenta la modalità più diffusa
· Come rendita integrativa alla pensione
· Come rendita anticipata per coprire i periodi precedenti al pensionamento (RITA)
La prima modalità (capitale) è utile se voglio poter disporre liberamente del montante che ho accumulato. È quella più spesso preferite proprio per il vantaggio di poter ricevere subito il capitale e poterlo usare a propria discrezione.
La seconda modalità può essere utile nel caso in cui volessi integrare la mia pensione di un certo ammontare: pertanto in questo caso valuterà quale sarà l’importo periodico che potrò ricevere, che andrà ad aggiungersi al pagamento della pensione. Questa modalità non è molto diffusa, principalmente per vari motivi: 1) non ricevo subito il capitale che ho maturato; 2) la rendita (cioè la conversione del capitale in pagamenti periodici) ha un costo, che normalmente può essere piuttosto oneroso; 3) con la rendita il godimento del capitale è differito nel tempo e non disponibile dal primo momento.
All’interno di questo articolo, però, ci incentreremo sulla terza modalità di utilizzo che è costituita dalla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA).
DI COSA SI TRATTA?
La RITA rappresenta l’erogazione frazionata del montante accumulato da un aderente a una forma di previdenza complementare a partire dai 5 anni precedenti al pensionamento. Questo significa che tale strumento mi può essere utile nel caso in cui volessi smettere di lavorare in un periodo precedente al pensionamento: in questo caso potrei utilizzare la rendita anticipata per mantenere inalterato il mio tenore di vita prima del pensionamento oppure semplicemente per coprirmi il periodo di inattività lavorativa antecedente la pensione.
REQUISITI DI ACCESSO
Perché la RITA possa essere erogata bisogna rispettare una serie di requisiti:
· Cessazione dell’attività lavorativa (che tuttavia può essere successivamente ripresa)
· Raggiungimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i 5 anni successivi alla cessazione dell’attività lavorativa
· Almeno 20 anni di contribuzione nei regimi obbligatori di appartenenza
· Almeno 5 anni di partecipazione alla previdenza complementare
BENEFICI
· È utile notare che, per poter beneficiare della RITA, si deve aver cessato di lavorare al momento della presentazione della domanda, ma è possibile riprendere l’attività lavorativa. Quindi potrei interrompere la mia attività lavorativa, fare la domanda per il recepimento della RITA e ricominciare a lavorare.
· La tassazione è estremamente agevolata: il 15% che scende dello 0,3% per ogni anno eccedente il quindicesimo di iscrizione al fondo pensione.
· Consente di utilizzare il montante maturato sul fondo pensione in anticipo rispetto alle norme ordinarie, che richiedono il raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia.
ASPETTI CRITICI
· È necessario aver chiaro quanta parte del fondo pensione destinare alla RITA, di fatto non è obbligatorio liquidare il fondo pensione al 100% come RITA: è possibile liquidarlo completamente, al 100%, oppure soltanto in parte. Per fare questo tipo di ragionamento bisogna aver chiaro se si necessita di una parte del fondo pensione per un determinato scopo come, ad esempio, l’integrazione alla pensione. Ad esempio nel caso in cui abbia necessità di utilizzarne il 50% per un determinato scopo (es. per mantenere inalterato il mio tenore di vita al pensionamento) posso decidere di liquidare soltanto il 50% del fondo pensione sotto forma di RITA.
Per fare questo tipo di ragionamento bisogna valutare:
o Per prima cosa se la pensione in sé per sé ci consente di mantenere inalterato il nostro tenore di vita attuale: in caso contrario sarebbe più utile utilizzare il montante del fondo pensione per integrare il trattamento della pensione pubblica: smettere di lavorare al pensionamento e integrare la pensione attraverso la rendita del montante del fondo pensione.
o Decidere se allocare parte del fondo pensione ad obiettivi specifici (es. acquisto prima casa a mio figlio)
In base ai risultati ottenuti si può calcolare quanta parte del fondo pensione vogliamo destinare alla RITA.
· Il trattamento fiscale attuale è molto favorevole e ha anche dato vita a degli utilizzi impropri: normativa e tassazione potrebbero cambiare nel tempo. Possiamo anche aspettarci che questo trattamento particolarmente conveniente non lo sarà più tra qualche anno.
· La decisione sull’utilizzo del fondo pensione va fatta vicino al pensionamento, soltanto in quel momento mi sarà chiaro: quanto riceverò di pensione, il mio tenore di vita e se la RITA sarà ancora conveniente.
CONCLUSIONE
La Rendita integrativa temporanea anticipata è un ottimo strumento. Consente di anticipare l’utilizzo del capitale maturato sul fondo pensione e di farlo in un periodo che può essere critico, quello degli ultimi anni prima della data del pensionamento. Ad esempio se so già che a 65 vorrò smettere di lavorare, la RITA può rappresentare un ottimo strumento per coprirmi gli anni restanti fino al pensionamento.
Naturalmente, come ogni decisione finanziaria, va presa sulla base della propria situazione personale. Ha una tassazione agevolata e non richiede di interrompere definitivamente la propria attività lavorativa. Va tenuto in considerazione però che questa condizione estremamente favorevole potrebbe cambiare nel tempo, quindi è utile valutare questo strumento in un momento vicino all’utilizzo.

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