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Smart Town

  • elenacastaldi
  • 4 gen
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 27 giu


Si parla spesso del problema dei costi che gravano sui portafogli di investimenti delle

famiglie italiane. Spesso non vuol dire troppo, perché purtroppo molti investitori non sono

a conoscenza di quanto in effetti pagano ogni anno sui prodotti che hanno in portafoglio ed

ancor meno sono consapevoli degli effetti di lungo termine che tali costi hanno sul valore

del proprio capitale.


Il problema nascosto dei costi nei portafogli familiari


Accanto al tema dei costi, esiste però un altro problema, meno evidente ma altrettanto rilevante, soprattutto per chi ha poca esperienza nel campo degli investimenti. Per comprendere meglio di cosa si tratta, immaginiamo un caso concreto.


Un caso concreto: il fondo Smart Town

Supponiamo che un portafoglio contenga, nella sua parte azionaria, un unico fondo di investimento: il fondo Smart Town. Questo fondo ha come peculiarità quella di puntare su titoli di aziende coinvolte nello sviluppo urbano delle grandi aree metropolitane globali, in particolare quelle in forte crescita.

Potrebbe sembrare una buona opportunità? Forse sì, ma come sempre solo il tempo potrà confermarlo. In ogni caso, non è questo il punto centrale del ragionamento.

La vera domanda: perché proprio questo investimento?

Si possono piuttosto fare due osservazioni:

  • Perché, tra tutte le possibili scelte, proprio questa? Per quale motivo proprio questo

settore, nel nostro caso quello dello sviluppo urbano, si fa preferire a tutti gli altri?

  • Ancor di più, perché scegliere un particolare settore invece che investire come

prima cosa sul mercato azionario internazionale nel suo complesso?


Spesso approcciamo le scelte relative all’investimento azionario come qualcosa

equivalente alla necessità di indovinare su cosa esattamente investire e in quale

momento. Di conseguenza, l’investimento finisce per assomigliare a una scommessa, con tutta l’incertezza e anche l’ambiguità etica che questo può comportare – simile, in un certo senso, a una giocata al casinò.


Investire senza scegliere: l’approccio razionale ai mercati azionari


Le cose cambiano se si adotta un approccio più razionale. La prima scelta da fare, quando si decide di investire in azioni, è proprio quella di non scegliere: iniziare, cioè, con un investimento sul mercato globale nel suo insieme. In questo modo, non si cerca di indovinare quale segmento del mercato sarà più profittevole, ma si parte da una base ampia e diversificata.

A questo punto, una domanda sorge spontanea: se non stiamo cercando di prevedere l’andamento dei settori o dei titoli, da dove arriverà il nostro rendimento?

La risposta risiede in una aspettativa razionale, supportata dalla storia economica degli ultimi 150 anni: la crescita dell’economia mondiale, e con essa, la crescita dei ricavi e degli utili delle aziende che la compongono. Investire in un ETF azionario globale significa scommettere, con solide basi storiche, sul progresso generale dell’economia.

Questo tipo di investimento rappresenta uno dei due pilastri fondamentali di un portafoglio ben costruito – l’altro sono i titoli di Stato. In questo modo, il rendimento atteso non deriva da una previsione azzardata, ma da una prospettiva concreta e motivata.


Perché i prodotti tematici sono così diffusi?


Torniamo ora al fondo Smart Town: il problema non è solo che non possiamo sapere se

sarà una scelta davvero conveniente, ma che siamo invece certi che si tratta di una scelta

molto più rischiosa rispetto ad un investimento più diversificato, quale quello su in indice

azionario mondiale. È intuitivo infatti che l’investimento su un singolo tema o settore di

investimento è soggetto ad una variabilità di risultati molto più ampia rispetto al mercato

nel suo complesso. Di conseguenza non solo non sappiamo se investendo in questo

modo i nostri guadagni in effetti saranno superiori o inferiori rispetto ad altre possibilità che

abbiamo, ma di certo la probabilità di incorrere in perdita rilevanti e anche, ancor peggio,

di lungo termine, aumenta in modo molto elevato.


Perché allora vediamo così di frequente portafogli con situazioni analoghe? La risposta è

purtroppo semplice: perché si tratta di prodotti con costi elevati (la maggiore complessità o

specializzazione di un prodotto coincide normalmente con costi più elevati), che

convengono a chi li propone, ma non a chi investe il proprio denaro.



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